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INTRODUZIONE
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Sul
territorio della Comunità Montana Valle Cannobina,
sono stati censiti 210 beni secondo categorie ben
precise: gli edifici religiosi, quelli residenziali, quelli
civili, quelli rurali, quelli storico industriali,
le opere di ingegneria ed i monumenti.
Uno degli elementi caratterizzanti di molti dei beni segnalati
è il tetto in piode: elemento di forte riconoscibilità,
necessita di una costante manutenzione e comporta notevoli
costi per il suo rifacimento. E tuttavia nessun altro
tipo di copertura ha lo stesso fascino e connota così
chiaramente le valli del nostro territorio.
Altro elemento di riconoscibilità sono le piccole
cappelle votive sparse lungo i sentieri e nei paesi;
soprattutto quelle a possa sono tipiche della zona. Dotate
di un portico passante sopra il sentiero consentivano
di sostare al riparo dal sole o dalle intemperie durante
gli spostamenti. Inoltre esse recano pitture di autori
locali che propongono immagini religiose care a queste
terre: la Madonna di Re e la Pietà di Cannobio.
Nellarchitettura residenziale si sono rilevate tipologie
ricorrenti: le case con loggiati o balconate esposti a
sud e quelle con i passaggi coperti soprattutto nei paesi
della Valle; edifici con decorazioni pittoriche e porticati
soprattutto a Cannobio.
Edifici civili, come il Parasi (Palazzo della Ragione),
che forma un complesso unico con lalto campanile
del 1291, ricordano il periodo delle orgogliose libertà
comunali che precedettero la spontanea consegna alla dominazione
milanese; mentre le numerose chiese (una gamma che va
dal barocco del santuario della Pietà, al romanico
di San Gottardo nella frazione Carmine), custodiscono
pregevoli pezzi darte sacra e capolavori.
Una contiguità tra ceti nobili-mercantili e mondo
rurale, che ha caratterizzato lo sviluppo di Cannobio
ed il suo rapporto con la valle, dalla quale trasse per
secoli la ricchezza dei suoi boschi e delle sue acque.
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