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COSTUMI DI SPOCCIA
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Fin
da piccola la donna indossava un vestito di stoffa chiara.
Da signorina metteva poi il costume che consisteva nei
seguenti capi: la gonna biens con annessa
la camicetta
biankatin, e due fazzoletti, uno per
le spalle e uno per la testa.
Il fazzoletto per le spalle panet dau köl veniva
lavorato a rete e uncinetto curscè; era di lana,
ornato di ingegnosi ricami e di colore bianco. D’inverno
si usava uno scialle di lana mantalina lavorato anch’esso
a uncinetto e serviva per ripararsi dal freddo.
La sottoveste u biens da sut era di stoffa blu e nella
parte inferiore vi era applicato il da bas, una striscia
di circa 20 cm di stoffa fiorata come a Gurro. Vi era
poi il grembiule scusá di colore diverso secondo
le età delle donne.
I maschietti portavano pantaloni con pettorini detti
busto, che erano abbottonati nella parte posteriore.
C’era una parte trattenuta da bottoni e chiamata
patum. Solo gli adulti indossavano pantaloni alla zuava,
di velluto francese liscio. La camicia poteva essere
di vario colore e su di essa veniva indossato il gilè,
chiamato tricutrè.
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