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  dom.  13.10.2024 
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Cenni storici

La cittadina di Falmenta situata nella Valle Cannobina che sfocia con il suo omonimo torrente nel Lago Maggiore seguì le vicende del centro rivierasco di Cannobio con il quale parzialmente confina territorialmente.

Della cittadina fortificata di Cannobio si hanno notizie fin da X secolo. Peraltro, è stato accertato da ritrovamenti archeologici avvenuti in Valle Cannobina che già all'epoca pre- Romana vi erano insediamenti abitativi.

Le notizie relative a queste zone che riguardano gli ultimi dieci secoli sono scarne in quanto tramandate solo da pochi storici. Soltanto tramite gli atti di Curia (o comunque religiosi) è possibile trarre notizie di una certa veridicità.

Nella biblioteca Ambrosiana di Milano si conserva un Messale gotico e una Sacra Bibbia già appartenenti a Cannobio. In essi si fa memoria di canonici e cappellani di San Vittore in Cannobio che già verso il mille si recavano per le loro funzioni in Falmenta. Ne1 1335 si ha notizia di varie nomine di cappellani fatte dalla comunità di Falmenta e presentate per la conferma al capitolo di San Vittore in Cannobio. Nell'anno 1776 risulta che Falmenta con frazioni aveva centotrenta famiglie.
La Chiesa parrochiale di San Lorenzo di Falmenta capoluogo risulta costruita nel l546 ed infatti risulta pure che nel l554 già esisteva un cappellano.
La Frazione Crealla (attualmente popolata da n. 41 residenti) pure esisteva nel XV secolo tant'è che risulta unita in Parrocchia a Falmenta sino all' anno 1759. Ad oggi Falmenta ha popolazione di n. 205 abitanti.

Come detto Falmenta è stata terra del Comune di Cannobio sin dal XI-XII secolo.
Nel periodo 1402/1414 si inserisce la storia dei fratelli Mazzardi (comunemente detti Mazzarditi) tiranni di Cannobio i quali approfittando delle discordie delle quali anche detta cittadina era in quei giorni agitata per il doppio partito dei Guelfi e dei Ghibellini si impadronirono del Borgo di Cannobio e si fortificarono perseguitando quelli del partito Guelfo. Spinsero il loro dominio alle terre limitrofe a Cannobio ed in particolare in Valle Cannobina. In Falmenta infatti diedero luogo alla costruzione di una torre a tutt'oggi esistente in perfette condizioni in quanto verso la fine de1 1600 (circa 1680) venne adattata a campanile e quindi assoggettata a periodica manutenzione.
Nel periodo che attiene al XVI e XVII secolo il territorio cannobino seguì le sorti di Milano e quindi dovette sottostare alla dominazione spagnola. Dopo il trattato di Rastad del 1714 alla dominazione spagnola successe quella austriaca mentre dal 1743 con il trattato di Worms le nostre terre con tutta la sponda occidentale del Lago Maggiore passarono alla Casa Savoia sicchè, staccate dal ducato di Milano, entrarono a far parte degli Stati del Re di Sardegna nella provincia di Novara.

Così dopo tanti secoli di appartenenza alla Lombardia la nostra zona cominciò a far parte del Piemonte. E' da ritenere che il Comune di Falmenta sia di costituzione ottocentesca.

Nell'archivio comunale non è stato possibile ritrovare documenti certi in ragione del fatto che durante l'ultimo conflitto il Municipio subì da parte di ignoti saccheggi e nefandezze quali anche un parziale incendio (così come ricordano gli anziani del paese) di atti e carteggi. Certo è che con decreto di Napoleone Bonaparte del 08/06/1805 la nostra zona facente parte del dipartimento dell'Agogna della Repubblica Cisalpina veniva divisa in distretti,cantoni e Comuni. Fra questi ultimi si annovera quello di Falmenta popolato di 912 abitanti.
La Repubblica Italiana prese il nome di Regno d'Italia ne1 1808 con l'imperatore Napoleone incoronato Re a Milano. Caduto Napoleone con il trattato di Vienna del 1815 Falmenta ha incominciato ad essere parte della nuova Provincia di Pallanza (ora Verbania) nel Regno con capitale Torino.

Nella storia della costruzione della strada di fondovalle iniziatasi nel 1838 risulta citato il Comune di Falmenta.
Sul piano economico, va' detto che il territorio comunale è occupato in prevalenza da pascoli e boschi. Ad oggi vi è un ridotto patrimonio zootecnico di ovini e caprini e solo una minima parte della popolazione è dedita all'agricoltura ed all'allevamento. Dal secondo dopo guerra in poi la maggior parte degli abitanti si reca quotidianamente nel limitrofo Canton Ticino della Svizzera ove sono occupati nel terziario locale.
Il Comune di Falmenta, che ha una superficie di ha. 1621 ed un altitudine di mt. 669 sul livello del mare, è proprietario di un Bivacco-Rifugio all'Alpe-Fornà (mt. 1741) situato alle dirette pendici del Monte Zeda. Il complesso si compone di un nucleo di Baite completamente ristrutturate e funzionali, dotate dei servizi necessari.

Attività sportive: Trekking, campo di Calcio, Bocce.

Area Attrezzata per pic-nic.

Totale immersione nel verde.

(Cenni storici a cura del Dr. Daniele Merola)



 


 








Comunità montana Valle Cannobina Cavaglio Spoccia, Fraz. LUNECCO 0323.77388